Giovanna Maria Battista Solimani (Prot. N. 2778)
Maria Antonia Felice Solimani nacque nel territorio parrocchiale di S. Martino d’Albaro il 12 maggio 1688 e fu battezzata il 16 maggio 1688. A 15 anni emise il voto privato di castità. Nel 1723 guarì istantaneamente da una dolorosa malattia. A Moneglia nel 1734, fonda il primo Monastero delle Romite di San Giovanni Battista. Nel febbraio 1737 la Serva di Dio trasferì la comunità a Genova. La regola fu approvata dal papa il 23 gennaio 1744. Nel frattempo venne proposto alla Serva di Dio l’acquisto di una villa posta in Salita dei Cappuccini che, pur essendo vicino al centro della città. Il primo settembre 1745, le Monache, dopo quindici anni di peregrinazioni trovarono il loro luogo definitivo. Nell’anno successivo, il 20 aprile del 1746 il nuovo Arcivescovo di Genova, Giuseppe Maria Saporiti, presenziò alla “vestizione” della Fondatrice e delle prime dodici Compagne. In quella occasione Maria Antonia assunse il nome di Giovanna Maria Battista. Da sempre animata dal desiderio della conversione degli infedeli, si sentì ispirata alla fondazione di un ramo religioso maschile, dando vita, nel 1750, ai Romiti di San Giovanni Battista. Il 22 settembre 1753, papa Benedetto XIV emanò il breve di approvazione ponendo l’Istituto alle dipendenze della Congregazione de Propaganda Fide. Il primo gruppo di battistini fu inviato in Bulgaria nel 1755. La Congregazione fu dissolta dalle leggi napoleoniche del 1810 e i successivi tentativi di restaurarla non ebbero successo. All’inizio della Quaresima del 1758 Madre Giovanna Maria Battista predisse alle sue Figlie che dopo otto giorni sarebbe stata colpita da una malattia che l’avrebbe portata alla morte; così avvenne. Morì il Sabato 8 aprile 1758 intorno alle cinque del pomeriggio.
Il 24 luglio 1768 si diede inizio al Processo Ordinario o Informativo super fama sanctitatis vitae, virtutibus et miraculis chiuso il 22 agosto 1779. Pio VI il 7 gennaio 1774 concedeva il decreto di Introduzione della Causa. Si poterono così celebrare i Processi Apostolici di Genova, dall’11 maggio 1784 al 21 luglio 1787, e di Roma dal 6 agosto 1785 all’8 gennaio 1786. Previamente era stato celebrato, con esito positivo il processo de non cultu. Più complessa fu la celebrazione del Processo sugli scritti della Serva di Dio che si concluse con il decreto di approvazione di Pio VI emesso il 23 maggio 1795. Nel frattempo la rivoluzione francese, la salita al trono di Napoleone Bonaparte, la soppressione degli Ordini religiosi, i moti che portano all’unità d’Italia, la prima e la seconda guerra mondiale nonché le difficoltà economiche delle Romite Battistine, rallentarono il percorso della Causa. Essa fu ripresa con l’Inchiesta diocesana di Genova che si tenne dal 25 giugno 2002 all’8 aprile 2008. Gli Atti dell’Inchiesta diocesana furono portati a Roma ricevendo il decreto di Validità giuridica il 19 giugno 2012. Preparata la Positio, essa è passata al giudizio dei Consultori storici, il 12 ottobre 2016 e successivamente a quello dei Consultori Teologi, il 19 febbraio 2019 ed infine, i Cardinali e i Vescovi nella Sessione Ordinaria del 5 novembre 2019 hanno riconosciuto che la Serva di Dio, Giovanna Maria Battista Solimani, ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse. Il Santo Padre il 28 novembre 2018 ha autorizzato la firma del Decreto super virtutibus et fama sanctitatis. VENERABILE