Crispino da Viterbo, santo
1668 – 1750
Crispino, Pietro Fioretti, nacque a Viterbo il 13 novembre 1668; entrò nell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini il 22 luglio 1693. Per quarant'anni esercitò l'ufficio di questuante a Orvieto e dintorni per procurare i mezzi di sussistenza alla famiglia religiosa e a tutti i bisognosi della sua "grande famiglia Orvietana". Ha dell'incredibile l'opera da lui svolta in campo assistenziale e religioso specialmente verso i malati, carcerati, peccatori, madri nubili, famiglie in miseria, anime sul punto della disperazione. Paciere tra fratelli, coniugi, privati cittadini, consorterie e autorità civili e religiose e tutto con santa letizia. Devotissimo del SS. Sacramento e della Vergine Immacolata, fu colmo di sapienza celeste, per cui era consultato da uomini dotti. Morì a Roma nel convento di via Veneto il 19 maggio 1750 "per non turbare – aveva detto – la festa di san Felice". Fu beatificato da Pio VII il 7 settembre 1806 e canonizzato da Giovanni Paolo II il 20 giugno 1982. Povertà, preghiera, carità: esempio attualissimo per tutti i Cappuccini di oggi.