Ordo Fratrum Minorum Capuccinorum IT

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Sesta lettera del Ministro Generale

Sesta lettera del Ministro Generale
COVID-19

 

Prot. N. 00773/20

A tutti i Superiori Maggiori
A tutti i Frati
Loro sedi

Cari fratelli tutti,

Il Signore vi dia pace!

Già da qualche tempo coltivavo il desiderio di raggiungervi di nuovo perché tutti possiamo sentirci partecipi e uniti, condividendo semplicemente qualche cosa di quanto andiamo vivendo.

Come ben sappiamo, la pandemia continua il suo percorso, con ondate in tempi differenti nelle diverse aree nelle quali viviamo, e con i condizionamenti che riguardano anche la nostra vita e attività. Qui in Europa, dopo la pesante situazione iniziale, ci sono stati alcuni mesi di relativa tregua, durante i quali si sono potuti vivere alcuni momenti importanti, come l’unificazione delle tre Province del centro Italia - Umbria, Abruzzo e Lazio - nella nuova Provincia Serafica dell’Immacolata Concezione, la celebrazione di alcuni Capitoli, la beatificazione di Carlo Acutis ad Assisi e le consuete ricorrenze di san Pio e di san Francesco. Dappertutto siamo stati molto attenti, applicando le misure consigliate per cercare di evitare possibili contagi. Così nella quasi totalità degli incontri non ci sono state conseguenze spiacevoli, fatta eccezione per il capitolo di Cracovia, dopo il quale parecchi fratelli hanno contratto il virus. Anche fr. Piotr Stasiński, Consigliere generale, ne ha fatto l’esperienza, che sembra ormai positivamente superata.

In altre Circoscrizioni – Spagna, Austria, Slovenia e Croazia – la situazione personale e/o sociosanitaria ha convinto provinciali e consigli a chiedere infine che si proceda alla nomina. Così è capitato anche per alcuni Capitoli del nord America: qualcuno si è celebrato, limitandosi allo stretto necessario e rinviando a tempi migliori la condivisione dei temi; per qualche altro è giunta la richiesta di procedere alla nomina. Lo stesso è successo per alcune Circoscrizioni nel resto del mondo. Sul nostro sito trovate di volta in volta aggiornati gli sviluppi. Nel contempo, e tenendo conto delle indicazioni delle nostre Costituzioni, molti appuntamenti, Capitolari e non, continuano ad essere rinviati di alcuni mesi, nella speranza che la situazione migliori. Insomma, pur nella difficoltà di riorganizzare di giorno in giorno ogni cosa, è anche salutare considerare che la vita non si ferma. Anzi, forse è proprio il caso di rianimarci tutti: se non possiamo incontrarci di persona, non per questo dobbiamo lasciar cadere anche tutti i programmi di formazione e di crescita che abbiamo pensato o sono in agenda per le Conferenze, le Circoscrizioni, le Commissioni ad ogni livello, la vita delle fraternità. Molti si sono attrezzati con le possibilità date dalla moderna tecnologia e continuano le attività. Me ne compiaccio e invito tutti, secondo le possibilità, a seguirne l’esempio.

Poiché la pandemia è tutt’altro che finita, dobbiamo continuare a coltivare la prudenza, che oggi si qualifica soprattutto nella adozione, adeguata alle situazioni, delle misure di protezione personale e verso gli altri, ormai ben conosciute da tutti. Ricordiamo che, se anche il numero di frati contagiati non è molto alto in proporzione a quanti siamo (almeno così sembra per le notizie che giungono qui in Curia), è però anche dolorosamente vero che per diversi di noi il virus ha costituito l’ora del ritorno al Padre. Ormai ci hanno lasciato per questo una cinquantina di frati; degli ultimi deceduti più di qualcuno aveva meno di cinquant’anni. Per loro sale la nostra preghiera al Signore perché li accolga nella sua misericordia.  Per noi il dovere di continuare il cammino con responsabilità.  

Come potete ben comprendere, anch’io da tanti mesi sono molto limitato nelle possibilità di venire a visitarvi. Ma sono contento di sapere che molti di voi sono comunque all’opera, anche rischiando qualcosa della propria salute, per soccorrere come possiamo quanti si trovano in difficoltà più grosse di noi. Sarà solo una goccia, ma che vale un mare agli occhi di Dio! Grazie, a nome di tutto l’Ordine.

Tutti poi possiamo con fiducia mettere la nostra vita, le realtà nelle quali viviamo e l’Ordine intero nelle mani di Dio, sostenendoci a vicenda nella preghiera assidua, e certi che il Signore sa bene come condurre le sorti di ciascuno e dell’intera nostra fraternità.

Salutandovi, invoco che vi raggiunga abbondante la Sua benedizione!

Fr. Roberto Genuin      
Ministro Generale OFMCap

Roma, 29 ottobre 2020

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Ultima modifica il Venerdì, 12 Febbraio 2021 15:32