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updated 8:06 PM UTC, Oct 3, 2024

Il Consiglio Internazionale della Formazione

Il Consiglio Internazionale della Formazione per l’Europa

Nei giorni di venerdì 25 e sabato 26 febbraio, in Curia generale, si è riunito il Consiglio Internazionale della Formazione (CIF) per l’Europa, il primo in presenza dopo lo scoppio della pandemia. A guidarlo sono stati fr. Charles Alphonse e fr. Jaime Rey Escapa, del Segretariato generale della Formazione, e vi hanno partecipato fr. Tomasz Protasiewicz (CECOC), fr. Harald Weber (CENOC) e fr. Angelo Borghino (CIMPCAP), mentre era assente per motivi personali fr. Víctor Herrero de Miguel (CIC).

L’incontro si è aperto il venerdì con una condivisione da parte dei vari membri sulle rispettive realtà formative. Si è pure parlato dell’attuale situazione di crisi politica in Europa con la guerra in Ucraina, dove sono presenti i nostri confratelli. Il Segretariato, poi, ha ribadito l’importanza del ruolo dei Consiglieri della Formazione, che dovrebbero avere sempre più responsabilità nel proporre e animare le attività in ambito formativo in tutto l’Ordine.

Dopo la valutazione dell’incontro europeo tenutosi a Częstochowa lo scorso ottobre, si è passati a riflettere, ancora una volta, le strade per la creazione di un noviziato internazionale, tema che sta molto a cuore al Ministro generale fr. Roberto Genuin, considerato che i numeri dei giovani in formazione sono fortemente in diminuzione, soprattutto in Italia e in Europa Occidentale, però anche nell’Europa Orientale. A tale scopo i partecipanti hanno avanzato alcune proposte che saranno consegnate al Ministro e al suo Consiglio per essere discusse.

Ancora, si è toccato l’argomento delle altre strutture formative, ovvero il postnoviziato e lo studentato, che seguono cammini differenti nelle varie Conferenze europee. È stata sottolineata la necessità di un percorso quanto più possibile unitario tra le varie tappe e l’importanza di valorizzare e incentivare i nostri centri di studio, che sono sempre di meno e sempre meno significativi.

Il sabato l’incontro è proseguito con la discussione intorno alla Ratio Formationis localis, che dovrebbe tradurre la Ratio Formationis Ordinis a livello di Conferenza o di continente. Fr. Jaime ha ricordato i contenuti dei tre capitoli del documento, e i Consiglieri hanno convenuto sull’opportunità di cercare una modalità di attuazione che coinvolga tutti i frati, fermo restando che una parte importante sarà svolta da un gruppo di esperti che dovrà raccogliere e sistemare il materiale. Per questo motivo, e anche per parlare del noviziato internazionale e delle altre strutture, si è deciso di convocare, verosimilmente alla fine del mese di settembre, un’assemblea composta da confratelli responsabili della formazione di ogni circoscrizione che lavorano in campo formativo.

Si è poi riflettuto sull’opportunità di creare una schola fratrum, una scuola per formatori e per la formazione permanente in generale, anche in Europa. È stato anche presentato il servizio di GPIC (Giustizia, Pace e Integrità del Creato), che lavora sempre più a stretto a contatto con la formazione e che può rivelarsi uno strumento molto efficace per i giovani che si accostano alla nostra vita. Altro mezzo fondamentale sono i social media: a questo proposito, fr. Charles ha invitato tutti a inviargli delle foto e dei video, scrivere articoli e segnalare esperienze significative per diffondere le attività dei Frati Cappuccini e far conoscere la nostra realtà.

Il Consiglio ha chiuso i lavori dandosi appuntamento per il prossimo novembre, quando saranno presenti i membri delle Conferenze di tutto il mondo.

Fra. Mauro Scoccia OFMCap
Segretario per CIF     

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