La crisi dei rifugiati in Europa: “Ero forestiero e mi avete ospitato” (Mt 25,35)
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FRASCATI, Italia – "Ero forestiero e mi avete ospitato" (Mt 25,35). Questo è stato il tema del recente incontro sulla crisi dei rifugiati in Europa, che si è tenuto a Frascati, Roma.
A seguito di un appello del Ministro generale, fr. Mauro Jöhri, a indire un incontro di emergenza il 15-17 ottobre, hanno risposto più di 35 frati di 15 circoscrizioni/paesi. Si è trattato di frati di Malta, Italia, Austria, Bulgaria, Spagna, Slovacchia, Polonia, Gran Bretagna, Irlanda, Grecia, Portogallo, USA, Libano, Sudan ed Eritrea. Fra i partecipanti ci sono stati il Ministro generale e alcuni membri del suo Consiglio, Provinciali, Segretari delle missioni, Segretari della formazione, membri della Commissione di GPIC e frati che lavorano in progetti sociali a servizio dei poveri, inclusi rifugiati e immigrati.
Scopo principale della riunione era quello di riflettere su come rispondere all'attuale crisi dei rifugiati in Europa. I frati hanno cercato di rispondere a quattro importanti questioni:
1. Quali modi pratici possiamo suggerire/svolgere per servire i rifugiati e gli immigrati nei nostri paesi a breve e a lungo termine?
2. I nostri frati e la gente che serviamo come vedono l'immigrazione e l'attuale crisi dei rifugiati in Europa? Cosa possiamo fare per cambiare mentalità negative sull'immigrazione e i rifugiati?
3. La tua Provincia ha progetti sociali che abbiano lo scopo di servire i poveri e i rifugiati? Cosa dobbiamo fare per iniziare tali progetti?
4. In relazione all'appello di Papa Francesco ad invitare dei rifugiati nelle nostre case: Come possiamo accogliere rifugiati nelle nostre case? Cosa dobbiamo fare per utilizzare le nostre case vuote o sotto-utilizzate per il servizio agli immigrati e ai rifugiati?
La riunione ha avuto inizio con un'analisi della situazione da parte della Caritas internazionale, del Servizio dei Gesuiti per i rifugiati JRS e dell'Unione Internazionale dei Superiori Maggiori UISG.
Ci sono state testimonianze da parte di frati che lavorano nei paesi maggiormente toccati dalla crisi dei rifugiati, come Malta, Italia, Austria, Grecia, Spagna, Libano, Sudan ed Eritrea. Fr. Ghebray del Sudan e fr. Emanuel dell'Eritrea hanno detto che il motivo principale per cui molti eritrei e altri dall'Africa cercano rifugio in Europa sono i conflitti, l'ingiustizia, la mancanza di possibilità di lavoro e la povertà.
Fr. Abdallah del Libano ha detto che i rifugiati siriani costituiscono più del 25% della popolazione del Libano. Con il supporto dell'ufficio della Solidarietà i frati hanno iniziato un progetto per aiutare i rifugiati a Beirut. Fr. Philip Cutajar di Malta ha fatto relazione sul nuovo progetto dei cappuccini che ha lo scopo di aiutare i rifugiati dall'Eritrea. I frati aiutano i rifugiati ad ottenere il permesso di residenza, provvedono cibo e alloggio e danno supporto medico, incluso counseling psicologico.
Fr. Birhani, che lavora a Milano, ha spiegato ai partecipanti come l'Opera San Francesco assiste i poveri a Milano, servendo più di 2500 pasti al giorni per i poveri, inclusi i rifugiati e gli immigrati.
Fr. Jaime Ray e fr. Oscar per mezzo di un breve video hanno mostrato come i cappuccini formano i migranti a provvedere a se stessi con micro-progetti di autoaiuto.
Paul Coleman della Gran Bretagna ha detto che i frati in Gran Bretagna non hanno progetti per il servizio ai rifugiati, ma sono pronti a supportare tali progetti. Paolo ha pure detto che uno dei principali motivi della crisi dei rifugiati è il cambiamento climatico.
I partecipanti hanno avuto discussioni intense nei gruppi di studio, durante i quali hanno profondamente riflettuto e fatto raccomandazioni su come rispondere alla crisi dei rifugiati come frati cappuccini in Europa. Il Ministro generale, fr. Mauto Jöri, ha concluso l'incontro incoraggiando e invitando i frati a mettere in pratica ciò che hanno discusso e raccomandato durante la riunione. Presto sarà fatta una dettagliata relazione sui risultati dell'incontro.